Violenza politica e “bolscevizzazione” del socialismo adriatico nella transizione post-asburgica (1916-1921)

Individuare le fasi principali della tendenza alla “bolscevizzazione” nel movimento socialista di lingua italiana nei territori dell’ex Litorale asburgico durante la Prima guerra mondiale e nell’immediato dopoguerra; analizzare i motivi fondamentali di tale tendenza, rinvenibili sia sul terreno squisitamente politico, sia su quello più propriamente culturale e antropologico, gli uni e gli altri dotati comunque di radici comuni nell’esperienza devastante della guerra; cercare di contestualizzare il problema nello scenario più ampio di radicalizzazione politica delle regioni di frontiera europee coinvolte nella transizione post-asburgica, nella convinzione che solo con uno sguardo comparativo sia possibile dare piena spiegazione al fenomeno: sono questi gli obiettivi che si pone il presente saggio. Identify the main phases of the trend towards "Bolshevization" in the Italian-speaking socialist movement in the territories of the former Habsburg coast during the First World War and in the immediate postwar period; analyze the fundamental reasons for this trend, which can be found both on the purely political ground and on the more specifically cultural and anthropological one, both of which however have common roots in the devastating experience of war; try to contextualize the problem in the broader scenario of political radicalization of the European border regions involved in the post-Habsburg transition, in the belief that only with a comparative look it is possible to give a full explanation to the phenomenon: these are the main goals of this paper